Disturbo da avversione sessuale
Un altro disturbo del desiderio è il Disturbo da Avversione Sessuale, che il DSM-IV descrive con i seguenti criteri:
- L’individuo mostra una forte avversione persistente o ricorrente, e relativo evitamento di tutti (o quasi tutti) i contatti sessuali genitali con un partner sessuale.
- Il disturbo determina nell’individuo forte distress o difficoltà interpersonali.
- Il disturbo sessuale non è meglio inquadrabile in un altro disturbo psichiatrico ad eccezione di un’altra Disfunzione Sessuale.- Nel caso si presenti l’occasione di un rapporto sessuale, l’individuo è colto da sensazioni di ansia, paura o addirittura disgusto. Alcuni individui possono provare una repulsione generalizzata verso tutti gli stimoli sessuali, inclusi i semplici baci, oppure la repulsione può riguardare specifici aspetti, ad esempio solo le secrezioni genitali, come lo sperma.
Anche in questo caso, come per il disturbo da desiderio ipoattivo, va specificato il tipo in base all’esordio e al contesto:
-Tipo Permanente-Tipo Acquisito;
-Tipo Generalizzato-Tipo Situazionale
Se Dovuto a Fattori Psicologici oppure Dovuto a Fattori Combinati.
Manifestazioni associate
-Alcuni individui con questo disturbo, posti in una situazione sessuale, possono persino manifestare i sintomi di un attacco di panico, con ansia estrema, sentimenti di terrore, nausea, palpitazione, vertigini e difficoltà di respirazione.
-Le relazioni interpersonali dell’individuo possono essere gravemente compromesse.
Il disturbo da avversione sessuale va distinto oltre che dai casi legati a condizione medica generale o all’uso di sostanze o farmaci, anche da altri disturbi, come la Fobia Semplice, che pure comporta avversione verso un oggetto specifico, in questo caso rappresentato dai genitali, e comportamenti di evitamento, ma non si considera disturbo da avversione sessuale.
ICD-10
Secondo questo manuale i criteri sono un po’ diversi: viene specificato infatti che l’individuo prova forti sensazioni negative durante l’attività sessuale e non è in grado di provare alcun tipo di piacere; inoltre l’ICD-10 esclude da questo disturbo tutti i casi legati all’ansia da prestazione, che può causare avversione. Anche in questo caso viene specificata una durata minima dei sintomi di 6 mesi.