Disturbo Di Identità di Genere
Il disturbo dell’identità di genere è un disturbo che non riguarda soltanto il comportamento e la scelta sessuali, come comunemente si può pensare, ma è un disturbo dell’intera identità, che riguarda cioè l’intera personalità dell’individuo in tutte le sue componenti.
Identità di genere: rappresenta la sensazione oggettiva di appartenenza alle categorie psichiche di maschio e femmina.
E’ riferito alla percezione di sé come appartenente alla categoria “maschio” oppure “femmina”.
Ruolo di genere: rappresenta invece l’espressione esteriore, sociale e culturale dell’identità di genere; è riferito ad aspetti e comportamenti considerati tipici del genere maschile o femminile, che hanno una forte influenza culturale.
Il DSM IV descrive Disforia e Disturbo di genere: manca la corrispondenza tra la percezione interiore della propria identità di genere e il sesso attribuito alla nascita, si rifiutano i ruoli di genere imposti culturalmente e socialmente.
Questi individui infatti fin da piccoli, nel caso dei maschi, saranno interessati a giochi e attività tipicamente femminili come giocare con le bambole, giocare a cucinare ecc., mentre rifiuteranno giochi tipicamente maschili come macchinine o camion o il calcio. Il contrario avviene per le femmine.
Nel caso di disturbo dell’identità di genere l’individuo presenta una persistente (almeno due anni) identificazione col sesso opposto, desidera avere il corpo ed essere considerato come membro dell’altro sesso.
Inoltre l’individuo prova un forte malessere riguardo la propria assegnazione sessuale o prova estraneità rispetto al ruolo di genere assegnato, cioè non si sente di essere maschio se è stato assegnato al sesso maschile e viceversa.
La diagnosi prevede poi che l’individuo provi un forte disagio a livello clinico e una compromissione del funzionamento sociale, interpersonale, lavorativo ecc.
Tuttavia nella nostra società, caratterizzata da continue trasformazioni nei modelli e nei ruoli sociali, culturali legati al sesso, bisogna distinguere il Disturbo vero e proprio dal semplice rifiuto di conformità a quelli che sono i comportamenti stereotipati di ruolo. Consideriamo ad esempio com’è cambiato negli ultimi anni il ruolo delle donne nella società, fino a pochi decenni fa costrette a svolgere esclusivamente i ruoli di casalinga, moglie e madre, oggi occupa molti ruoli prima riservati solo agli uomini, come in ambito militare.
Nel caso di Disturbo Di Identità di Genere i maschi rifiutano fin da piccoli oltre ai ruoli maschili, anche i propri genitali e il proprio aspetto, e di indossare abiti maschili, preferendo quelli femminili.
Le femmine rifiutano ruoli femminili, non accettano di indossare abiti femminili, preferiscono capelli corti e attività maschili e hanno idoli del sesso opposto.
Questi individui possono desiderare i genitali del sesso opposto e spesso ricorrono a trattamenti ormonali o interventi chirurgici.
Così attraverso tali metodi e il travestimento, possono spesso apparire come membri del sesso opposto.
Molti individui, in genere maschi, arrivano all’osservazione clinica piuttosto tardi, magari dopo essersi sposati ed aver avuto dei figli. In questi casi spesso essi hanno la fantasia di avere rapporti sessuali con un uomo. Date le difficoltà psicologiche, sociali culturali che questi individui devono affrontare per accettare la loro identità di genere, e per farsi accettare dagli altri, molti preferiscono infatti adattarsi e conformarsi alle aspettative esterne, e attuare comportamenti contrari alla propria natura. Altri infine possono semplicemente negare tali impulsi, per esserne sopraffatti più avanti, con l’aumentare dell’età.
- Bambini e Adolescenti
Negli adolescenti può essere difficile fare una corretta diagnosi, viste le trasformazioni ancora in atto e la diffidenza tipica di questa età.
Può essere presente una forte ambivalenza verso l’appartenza al sesso opposto, anche a causa dell’atteggiamento dei genitori e dei coetanei.
L’obiettivo principale per un adolescente è cercare di conformarsi al gruppo, e farsi accettare, non distinguersi e rendersi diverso per il proprio orientamento sessuale. Spesso infatti gli adolescenti con questo problema vengono derisi e presi in giro dai compagni e questo rende ancora più difficile il loro complicato percorso personale.
Nei bambini il disagio di questo disturbo si manifesta con isolamento sociale, malessere riguardo la propria assegnazione sessuale, difficoltà relazionali e basso rendimento scolastico.
Il DSM-IV prevede le seguenti specificazioni sull’orientamento sessuale:
- Sessualmente attratto da Maschi;
- Sessualmente attratto da Femmine;
- Sessualmente attratto da Maschi e Femmine;
- Non attratto sessualmente né da Maschi né da Femmine.
Questa ultima tipologia è spesso rappresentata da maschi con tratti schizoidi.
- Manifestazioni Associate
-Questi individui sono spesso isolati socialmente;
- Hanno scarsa stima di sé;
- Sono ossessionati dal proprio aspetto fisico;
- Hanno relazioni molto problematiche con i genitori;
- Spesso si prostituiscono, con forte rischio di contrarre HIV;
- Possono manifestare depressione e tentativi di suicidio (in particolare in adolescenza);
- Possono manifestare dipendenze e abuso di Droghe;
- Possono manifestare Disturbi di Personalità;
- Spesso è presente Feticismo di Travestimento.
Nei bambini possiamo trovare i seguenti disturbi associati:
-Disturbo D’ansia da Separazione;
- Disturbo D’ansia Generalizzato;
- Sintomi Depressivi.
Non esistono dei test diagnostici per il Disturbo Di Identità di Genere.
Questi individui in genere hanno genitali normali, al contrario dei casi di intersessualità fisica in cui sono presenti genitali ambigui o ipogonadismo.
Le modificazioni come ingrossamento delle mammelle o assenza di peli nei maschi possono essere indotti da trattamenti ormonali o depilazioni.