ELETTROENCEFALOGRAMMA – EEG
L’EEG rappresenta la registrazione delle variazioni di potenziale elettrico di ampie popolazioni di neuroni cerebrali. Esso è una misura del flusso di corrente extra cellulare generato dalla somma algebrica di potenziali pre e post-sinaptici eccitatori e inibitori (PPSE – PPSI) la cui genesi è principalmente da attribuirsi al III strato (cellule piramidali), IV strato (cellule ganglionari) e al V strato (ganglionare o delle grandi cellule piramidali) della corteccia. Tali cellule risultano maggiormente coinvolte nei ritmi EEG a causa della disposizione dei loro dendriti che è perpendicolare alla superficie della corteccia.
Ogni registrazione viene effettuata da una coppia di elettrodi: il segnale rilevato infatti rappresenta la differenza di potenziale tra due punti.
L'elettroencefalogramma registra l'attività elettrica cerebrale tramite elettrodi di superficie posizionati sulla testa. La continua fluttuazione della normale attività cerebrale tra vari punti del cuoio capelluto induce piccole differenze di potenziale elettrico (milionesimi di volt, microvolt) che vengono amplificate e registrate normalmente per alcuni minuti (in casi particolari fino a 24 ore).
Si ottiene in questo modo un tracciato che segna per ciascun elettrodo le variazioni del voltaggio nel tempo. Normalmente gli elettrodi vengono montati secondo uno schema fisso (sistema 10-20) su tutte le parti del cuoio capelluto. Poiché ogni elettrodo riflette in prima linea l'attività della parte cerebrale più vicina, l'EEG è in grado di fornire informazioni non solo su attività elettriche anomale, ma anche sulla loro localizzazione.