KOHLER E APPRENDIMENTO: L’INSIGHT


Kohler è uno tra i maggiori esponenti della Teoria della Gestalt, condusse in particolare degli esperimenti con gli scimpanzè.

In uno dei suoi esperimenti gli scimpanzè dovevano raggiungere una meta (fine), ad esempio il cibo fuori dalla gabbia, ma, per poterlo fare, dovevano utilizzare in modo appropriato un insieme di oggetti posti nella gabbia.

All’inizio non riuscivano a risolvere il problema  ma poi, all’improvviso, capivano la giusta relazione tra meta da raggiungere ed oggetti da utilizzare e riuscivano a risolverlo facilmente.

Secondo Kohler l’individuo, di fronte ad una determinata situazione ambientale, percepisce, oltre che gli elementi presenti nel campo visivo, anche le loro relazioni funzionali e spaziali o, in una parola, una gestalt (forma o situazione di campo).

Lo scimpanzè inizialmente non riusciva a risolvere il problema perché percepiva una gestalt incompleta in cui mancavano alcune delle relazioni funzionali tra gli oggetti presenti nella situazione. In seguito si verifica un processo di ristrutturazione detto insight, che consiste in una comprensione completa della struttura della situazione. In altre parole, ad un certo punto il soggetto percepisce una nuova gestalt che comprende le relazioni tra gli oggetti prima mancanti.

L’insight è alla base dell’apprendimento perché solo dopo aver capito (intuito) le relazioni tra gli oggetti l’individuo apprende una risposta in presenza di uno stimolo.

 

 

 

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