TECNICHE DI VALUTAZIONE DELLE EMOZIONI
I parametri più comunemente usati nello studio delle emozioni sono tre:
A - Vissuto;
B - Comportamento manifesto;
C - Attivazione fisiologica.
Il metodo di autovalutazione utilizza principalmente il primo parametro e quindi utilizza l'esperienza personale dell'individuo utilizzando interviste, questionari e scale con punteggi. Esso si fonda quindi sull'introspezione del soggetto e sulla comunicazione verbale. Il limite principale è che può essere usato solo con soggetti adulti o bambini grandi, in grado di esprimersi in un certo modo. Inoltre il soggetto può porre quando e come vuole censure alle proprie emozioni.
Il metodo di valutazione del comportamento manifesto aiuta ad individuare gli stati emotivi connessi a determinati comportamenti. Il limite di questo metodo è che mentre ciò è possibile per le emozioni fondamentali (gioia, tristezza, rabbia, paura) ciò resta difficile con le emozioni secondarie, che possono essere simulate o dissimulate con più facilità.
I metodi neuropsicologici prevedono che nel soggetto vengano indotti determinati stati emotivi e poi, con l'utilizzo di vari strumenti, si individuano le strutture e i processi coinvolti. Qui il più grosso problema risiede proprio nel come indurre gli stati emotivi a comando. Alcune esempi di tali tecniche sono: l'ipnosi, frasi con elementi emotigeni, brani musicali con forte tono emotivo, contagio emozionale per contatto con persone gioiose o rabbiose, rievocazione di eventi del passato.