Espressione delle Emozioni


- Analisi dell’aspetto esteriore

In queste ricerche l’analisi riguarda l'aspetto esteriore delle persone veicolano informazione riguardo lo stato emotivo in cui si trovano. E’ noto che spesso si scelgono gli abiti in funzione dello stato emotivo; psicologi e psicoterapeuti spesso utilizzano queste informazioni come indici più o meno generici dello stato d'animo del paziente.

Il modo di apparire (appearance) dell'individuo dipende da molteplici fattori. Bonaiuto ne ha individuato una trentina che vanno da caratteristiche fisiche come la corporatura, la peluria, le unghie, l'abbronzatura, a comportamenti e modi di vestirsi come andatura, gesti, postura, voce, vestiti, trucco e profumi. Tutte queste componenti dell'aspetto esteriore comunicano all'osservatore, oltre che lo stato emotivo, anche gli interessi, le motivazioni e i desideri dell'individuo nonché aspetti della sfera sessuale. 

- Lo studio del volto umano

Teoria di EKMAN: espressione delle Emozioni

Ekman sostiene che esistano delle espressioni facciali universali che esprimono la presenza di emozioni fondamentali, determinate a loro volta da antecedenti situazionali universali.

Accanto alle emozioni fondamentali,  Ekman pone l'esistenza di emozioni secondarie: le emozioni fondamentali mettono in moto meccanismi di attuazione espressiva (protagonista) e di lettura percettiva (osservatore) innati o appresi in modo universale molto precocemente. Tali meccanismi inoltre sono presenti anche negli animali: ad es. per la rabbia si ha stiramento dei muscoli attorno alla bocca - digrignamento denti - è una forma di comunicazione fra specie diverse. In pratica gli antecedenti situazionali universali determinano l'emozione fondamentale che attiva i meccanismi innati espressivi (e percettivi) e quindi l'espressione universale. Tutto questo meccanismo è rapido, automatico, incontrollabile e indipendente da processi cognitivi coscienti. Ciò  non avviene con le emozioni secondarie, che non sono collegate a meccanismi di espressione / percezione innati ma a meccanismi socialmente co-determinati. In tal caso le espressioni variano a seconda della cultura di appartenenza, non sono presenti negli animali e possono essere più facilmente simulate e dissimulate.

Secondo Ekman le emozioni fondamentali sono: felicità, tristezza, paura, rabbia e sorpresa. In prevalenza si tratta di emozioni negative e cioè di emozioni che hanno come antecedenti situazionali situazioni di pericolo, allarme e simili. E' probabile che ciò sia servito e serva ai fini della sopravvivenza.

Incongruenza tra emozione ed espressione facciale

Bonaiuto e Giannini hanno dimostrato che anche nella percezione delle espressioni facciali esistono dei meccanismi generali che normalmente si attivano per mezzo di apporti di tipo istintuale e di apprendimenti vari. Ciascun individuo infatti sviluppa, nel corso della vita, determinati concetti riguardo le emozioni e quindi anche specifiche aspettative riguardo ad esse: ad esempio l'intensità con la quale devono essere espresse in certe situazioni. L'intensità dell'emozione percepita dall'osservatore (misurata da una scala di punteggi) che si ritiene essere alla base di una espressione facciale varia a seconda delle nostre aspettative. Ad esempio gli autori hanno dimostrato che i punteggi di intensità emotiva raggiungono valori massimali quando il volto presentato presenta un'espressione incongruente allo stato emotivo, che viene descritto da un breve racconto precedentemente letto. Inoltre maggiore è l'incongruenza e maggiore è il punteggio raggiunto. Questo si verifica se l'espressione facciale è molto chiara e accentuata. Nel caso di espressioni ambigue si ha l'effetto opposto e cioè una sottoestimazione dell'intensità emotiva attribuita.

 

 

 

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