La teoria di Hull
Per spiegare la natura del comportamento, Hull (1884-1952) costruì una teoria descrivente una struttura a 5 livelli, ciascuno dei quali caratterizzato da elementi quantificabili.
Egli fu l’unico comportamentista ad introdurre, tra ciò che è direttamente osservabile, cioè lo Stimolo e la Risposta, tre costrutti ipotetici che, come tali, non sono direttamente osservabili e quantificabili.
Per Hull alla base dell’apprendimento vi è il rinforzo primario che è un incremento dell’intensità dell’associazione tra Stimolo e Risposta temporalmente contigui, ed in cui la Risposta è associata alla diminuzione degli stimoli motivazionali (riduzione della tensione) legati a pulsioni primarie come la fame, la sete e la pulsione sessuale.
Nel caso in cui la risposta emessa alla fine della catena S-R soddisfi una pulsione (come la fame), si ha un rinforzo dell’intensità delle connessioni/associazioni tra S e R intermedi.
Si può avere quindi che uno stimolo intermedio diventi anticipatore, anticipando la risposta finale, la stessa ottenuta prima con lo stimolo motivazionale vero e proprio, come la fame, la sete o lo stimolo sessuale dopo stati di deprivazione.
Inoltre tanto più lo Stimolo anticipatore è simile alla natura dello Stimolo motivazionale, quanto maggiore sarà la forza di abitudine (l’intensità di connessione S-R) tra gli stimoli anticipatori e la risposta finale.