SINDROME DI BALINT-HOLMES

 

 

SINDROME DI BALINT-HOLMES

 

La sindrome di Balint-Holmes è caratterizzata dai seguenti quattro sintomi:

 

-           Aprassia dello sguardo.

-           Atassia ottica.

-           Deficit attentivi.

-           Deficit di valutazione delle distanze degli oggetti.

 

La lesione responsabile di una forma completa di tale sindrome è solitamente a carico della giunzione parieto-occipitale di entrambi gli emisferi.

 

 

DEFICIT ATTENTIVI: SIMULTANEOAGNOSIA VENTRALE O DI WOLPERT

 

Il deficit attentivo più frequentemente osservato nei pazienti con sindrome di Balint-Holmes consiste nell'incapacità di notare altri oggetti presenti nel campo visivo mentre se ne fissa uno, disturbo definito simultaneoagnosia ventrale o di Wolpert.

Tale disturbo consiste nell'incapacità di cogliere il significato complessivo di una scena pur riuscendo a descriverne i singoli elementi.

 

Secondo alcuni autori, tra cui Posner, questo disturbo è dovuto alla difficoltà di sganciare l'attenzione spaziale dal punto di fissazione per dirigerla in qualsiasi punto del campo visivo.

 

Tuttavia tale ipotesi non spiega alcuni fenomeni osservati in questi pazienti, quali ad esempio l'incapacità di valutare quale di due oggetti è il più piccolo, o quale di due linee è la più corta, ed una capacità intatta di riconoscere figure intere, come quadrati e triangoli. un paziente ad esempio, posto di fronte ad una stella a sei punte costruita dall'intersezione di due triangoli di colore diverso riuscirà a percepire solo uno dei due triangoli.

Questi fenomeni sembrano spiegabili attraverso un'altra ipotesi, in base alla quale la simultaneoagnosia sarebbe dovuta all’alterazione di un meccanismo di attenzione selettiva basato sulle caratteristiche dell'oggetto. Ossia la difficoltà di sganciare l'attenzione non dipende dalla posizione spaziale dell'oggetto, ma dalle sue caratteristiche strutturali.

 

 

APRASSIA DELLO SGUARDO o PARALISI PSICHICA DELLO SGUARDO:

SINDROME DI COGAN

 

L’aprassia dello sguardo consiste nell'incapacità del paziente di compiere movimenti oculari volontari in direzione di un preciso bersaglio.

Tipicamente questi pazienti, quando viene loro richiesto di fissare un oggetto nel campo visivo, muovono gli occhi in tutte le direzioni compiendo casualmente numerose saccadi sino a riuscire per caso a fissare l'oggetto.

Tale aprassia a volte si verifica anche per i movimenti oculari verso bersagli sonori o tattili e può manifestarsi sia nella sindrome di Balint-Holmes e nella sua variante congenita, la sindrome di Cogan, che separatamente.

Riguardo alla sede lesionale essa corrisponde alla corteccia parietale posteriore, corrispondente all’area 7 della scimmia che contiene neuroni che si attivano prima dell'esecuzione dei movimenti saccadici, altri che si attivano durante i movimenti oculari di inseguimento di un oggetto ed altri nel corso della fissazione di un oggetto.

 

 

DEFICIT DI VALUTAZIONE DELLE DISTANZE

 

Tale deficit consiste nell'incapacità da parte del paziente di valutare la distanza di un oggetto dal proprio corpo e da altri oggetti presenti nel campo visivo, con difficoltà nel valutare la lunghezza, le dimensioni e lo spessore.

 

 

 

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