DISTURBI DELL’ ADATTAMENTO


Il concetto di Adattamento implica un cambiamento nell’ambiente fisico, sociorelazionale o affettivo dell’individuo. Ogni cambiamento è in grado potenzialmente di produrre una reazione di stress differente da individuo a individuo.

L’Evento stressante è un fatto circoscritto che richiede la capacità di adattarsi ad una nuova situazione senza lasciarsi sopraffare (es. problemi economici, separazioni, situazioni lavorative, malattie, disastri naturali).

E’ necessario considerare:

-tempo e modo in cui si manifesta (se l’evento acuto o cronico)

-presenza di altri problemi personali

-il “significato emozionale” dell’evento nell’esperienza del paziente.

 Secondo il DSM-IV I criteri diagnostici per il Disturbo dell'Adattamento sono:
- La presenza di sintomi emotivi o comportamentali in risposta ad uno o più fattori stressanti.
- Questi sintomi o comportamenti hanno rilevanza clinica, evidente in uno dei seguenti elementi:
1) marcato disagio che va al di là di quanto prevedibile in base all'esposizione al fattore stressante; 2) compromissione significativa del funzionamento sociale o lavorativo (o scolastico).
-I sintomi non corrispondono a un Lutto.
-Una volta che il fattore stressante (o le sue conseguenze) sono superati, i sintomi non persistono per più di 6 mesi.
Il disturbo può essere:

Acuto: se l'alterazione dura per meno di 6 mesi
Cronico: se l'alterazione dura oltre i 6 mesi

A questa categoria appartengono diversi tipi di disturbi, caratterizzati da depressione, ansia, disturbi della condotta oppure coesistenti, che si manifestano temporaneamente e che compaiono in seguito a eventi stressanti oggettivi.

La caratteristica fondamentale del disturbo è la reazione disadattiva all’evento stressante, che implica una compromissione del rendimento lavorativo, scolastico sociale e delle relazioni interpersonali, e la presenza  di sintomi superiori rispetto alla reazione attesa.

Il DSM- IV descrive diversi sottotipi del disturbo a seconda della sintomatologia prevalente:

a)      con umore depresso

b)      con ansia

c)      con umore depresso e ansia

d)     con alterazioni della condotta (vandalismo, guida spericolata, irresponsabilità etc.)

e)      con disturbo sia emotivo sia della condotta

f)       non specificato

Ogni individuo può superare più o meno adattivamente lo stress in relazione alla sua capacità di assegnare all’evento stressante un significato affettivo e cognitivo e strutturare strategie di coping per affrontarlo in modo efficace.

COPING: Rappresenta gli sforzi cognitivi e comportamentali messi in atto per  gestire situazioni di stress. E’ una risposta individuale che dipende dal processo di valutazione delle alternative possibili e le relative conseguenze. Il concetto di coping è stato sviluppato nell’ambito dell’approccio cognitivo-comportamentale.

La psicoanalisi parla di meccanismi di difesa anziché di strategie di coping.

Nel DSM-V questi disturbi sono stati ripensati e ridefiniti nella categoria dei "Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti", dove troviamo il Disturbo da stress acuto, il Disturbo post-traumatico da stress, e il Disturbo reattivo dell'adattamento.

 

 

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